sabato 10 ottobre 2015

Quando si rimane soli, ti ritrovi a fare i conti con i tuoi timori, specie di sera quando il buio ti toglie a volte la speranza, quando prendi sempre più coscienza del numero dei tuoi anni vissuti e persi, ma ancora di più ti soffermi a pensare quando ancora la vita ti lascerà contare. Ma in cuor tuo sai che non saranno mai tanti come quelli che ti porti addosso, che ti pesano nell'anima e sul cuore, specie adesso che non ci sono più voci, che si possono mescolare alla tua. L'angoscia spesso ti assale, ti rapisce, rendendoti vulnerabile ad ogni minima difficoltà, al più flebile dolore. Sei solo e nessuno riuscirà più a togierti questa angoscia e questa immensa tristezza che ti porti dentro, con la quale ti addormenti di sera e ritrovi al tuo risveglio la mattina. Vivi per inerzia e la quotidianità ti passa accanto a volte senza neanche a sfiorarti, come se a volte anch'essa volesse prendere le distanze con te. La routine ti uccide lentamente, rendondoti a volte incapace anche di riflettere e pensare, ma comunque vai avanti, senza interesse e nessun stimolo, ma sai che il tuo domani è li, dietro quella porta che devi varcare per uscire o quella persiana che devi aprire, per incontrare questo mondo rumoroso e affollato. Com'è difficile guardarti allo specchio e seppure senza importanza ti riguardi le rughe sul viso senza riuscire a fare a meno di ricordare com'eri....... chi eri....... ma chi c'era che animava le tue giornate e a volte riusciva a farti sentire speciale. Oggi sei quì...... solo......... speciale solo per te stesso, ma lacrime di dolore non cesseranno mai di nascere dai tuoi occhi e rigarti il viso. E pensi............ pensi al tempo che hai perso, ai sogni che più non hai, alle scelte che non hanno più nessuna importanza, perchè di fondo manca la condivisione con qualcuno. Quando si rimane soli, il gelo è dentro le mura della tua casa, ma poco importa perchè ormai tu stesso sei freddo e inanimato. Non vuoi più sorridere alla vita, perchè lei stessa non lo fa più con te, non vuoi più provare o tentare e ti lasci semplicemente andare, come un battello alla deriva, che nessuno può più governare. Solo la lucidità della tua mente ti rende vivo e ti obbliga a pensare e ricordare, a continuarti a farti del male senza sosta, senza tregua e senza inganno. Quando si rimane soli, si è soli veramente, perchè dimenticati o rifiutati a volte anche da se stessi, da quel tuo io interiore che fa sempre più fatica a riconoscerti, a considerarti. Puoi anche piangerti addosso, perchè tanto nessuno lo farà quando più non ci sarai, non farai più parte di questo mondo, ma seppure ostile questa terra, infine ti coprirà come un manto, nascondendoti da un nuovo giorno e dal tuo domani, che più non arriverà, obbligandoti a doverlo vivere, anche se con remissiva rassegnazione e infelice coscienza.