domenica 17 febbraio 2013

Non soffermarti sugli errori del passato,
c'è sempre il presente che puoi perfezionare;
non avere paura del tuo imminente futuro, ricorda....
c'è sempre un giorno nuovo dopo il prossimo.
Non mostrarti arrogante e villano,
rischieresti di emarginarti con i tuoi simili;
non temere di mostrarti debole e timido,
 lo spavaldo ha paura di restare solo.
Non rinunciare a conquistare la felicità,
la tristezza la si ottiene facilmente;
non disprezzare chi è povero,
condividi almeno il tuo superfluo.
Non calunniare chi non ha colpa e giudicare chi qualche sbaglio ha commesso,
un giorno inaspettatamente dovresti farlo con te stesso;
non emarginare chi è diverso,
lui non ha fatto niente per meritare il tuo disprezzo.
Non usare prepotenza contro il tuo prossimo,
non si diventa eroi con la violenza;
non abusare della generosità delle persone,
dare quanto prendere è la giusta regola del buon cuore.
Non ti dimenticare mai di coloro che ti hanno aiutato,
al posto loro vorresti non averlo mai fatto;
non ingannare mai, sopratutto chi si è mostrato sincero,
un giorno arriverai a non esserne più fiero.
Non pretendere che tutto ti sia dovuto di diritto,
con l'educazione si ottiene tutto più facilmente;
non imprigionarti nella delusione,
un rimedio esiste in ogni circostanza;
non annegare nella sofferenza,
c'è chi dipende da te e non sarebbe giusto.
Non portare odio e rancore contro chi ti ha fatto del male,
un giorno quella persona potrebbe pentirsi e non riuscire a chiedere scusa;
non sperare di poter cambiare il mondo,
puoi sempre migliorare chi ti vive accanto;
non sentirti inutile e infinitamente vuoto,
c'è sempre chi ha visto in te un vero e grande uomo anche se non è perfetto.

(Gianni Tancredi)


venerdì 15 febbraio 2013

SEI

Sei un emozione forte nei miei pensieri,
sei un battito costante nel mio cuore,
sei una realtà nel sogno della mia vita,
sei un turbinio di parole gridate o sussurrate al mio cospetto.
Sei ogni mio punto di domanda,
sei una lacrima che solca la mia guancia,
sei la verità dei miei giorni andati,
sei la passione che inebria ogni mia essenza.
Sei il sorriso che cerco quando sono solo,
sei il sole che mi scalda e la luna che mi osserva,
sei il timore di un addio,
sei l'incertezza del futuro.
Sei la speranza di un domani migliore,
sei la mia vita..... e questo mi basta!

(Gianni Tancredi)

Colpevoli di essere gay!

Mi reputo una persona intelligente e giudiziosa, che cerca sempre di trovare il giusto equilibrio in tutto quello che fa e che dice, anche quando leggo o ascolto delle notizie, qualsiasi sia la natura o la fonte che le dirama. Cerco sempre di valutarle con obbiettività e cerco di non essere mai di parte e valutando sempre se quel bicchiere che guardo sia mezzo pieno o mezzo vuoto. Ebbene, ieri  leggendo un articolo, dove un istituzione bancaria motivava il proprio diniego alla richiesta di un mutuo presentato da una coppia gay, con la semplice motivazione di non essere idonei, in quanto non erano marito e moglie o meglio una coppia tradizionale e ancor meglio definita, aggiungo io, una coppia eterosessuale, mi ha fatto arrabbiare di brutto. Rispettando tutto e tutti, non posso però non esternare la mia profonda indignazione per quanto letto e quanto accaduto nella città di Padova se non erro. Sono stanco di vedere simili atteggiamenti nei confronti di persone che non hanno nessuna colpa, se non di volersi bene, che ogni volta non meritano di essere additati o giudicati o peggio etichettati e relegati in quel clichè che ormai non fa più alcuna notizia. Quando apriamo un conto in banca non stiamo lì a crearci problemi o domandare se gli amministratori, i dirigenti e gli impiegati tutti sono persone moralmente a posto e con una fedina penale pulita o ancor più una coscienza immacolata e che non abbiano commesso azioni di peculato, frode finanziaria e quant’altro. E quando ripetutamente andiamo a depositare i nostri soldi, i nostri pochi o tanti risparmi di una vita e del duro lavoro che specialmente oggi ci costa sacrificio e sangue, pare che non vengono a domandarci se siamo persone etero o inclini a diversa tendenza. Questa ragazzi è pura e indiscriminata ipocrisia e non bisogna accettarla, mai, anche se con deplorevole o deprecabile animosità. Siamo tutti persone umane e abbiamo tutti gli stessi diritti su questo mondo, che ci piaccia o no e cosa facciano due persone dello stesso sesso tra le loro pareti domestiche o tra le lenzuola del proprio letto, deve riguardare solo ed unicamente loro e nessun altro. Sono persone dannatamente normali, come noi, che hanno il piacere e il bisogno di creare e condividere il proprio nido con la persona amata e non per questo essere considerate persone amorali e diverse. I diversi sono tutti quelli che non vogliono comprendere e accettare delle comuni persone che agli occhi del mondo sono comunque delle coppie di fatto, nonostante non vengano riconosciuti come tali da varie sedi istituzionali. L’Italia in tal senso dovrebbe maturare e dimostrare con dignità al resto del mondo che ogni suo singolo cittadino, ogni individuo ha diritto di vivere la propria vita  come meglio crede, senza dover incontrare ostacoli riguardanti la propria identità sessuale e soprattutto senza doversene vergognare. Le famiglie tradizionali che sono le prime a sentirsi minate e tradite da quella semplice richiesta di riconoscimento a coppie di fatto da tutte quelle persone che sanno di esserlo e di viverlo giorno dopo giorno, non comprendo cosa hanno veramente da temere o cosa a loro possa venire meno. Piuttosto secondo me, dovrebbero vedere meglio nei propri armadi e con oculatezza verificare quanti scheletri vi dimorano, visto che moltissime persone sposate e appartenenti a quei nuclei di famiglie “tradizionali”, in realtà hanno comportamenti iniqui e poco dignitosi per una morale non proprio impeccabile e casta. Citando una nota frase di chi ben conosce il genere umano  “scagli la prima pietra chi è senza peccato!”. La chiesa stessa in questi ultimi anni, se pur tuttavia li abbiamo visti battere il petto e gridare e condannare  all’immoralità e l’indecenza tutti quei soggetti  che hanno uno stile di vita non consono alla loro morale, istigando a volte i tanti seguaci come me, visto che sono un cattolico convinto, a condannare in pubblica piazza chi si è macchiato da un simile abominevole peccato di amore contro natura e per questo reietti , hanno commesso a mio dire peccati ben più gravi e ignobili come la pedofilia del clero, ai danni di tante personcine innocenti che hanno visto violata la propria dignità di bimbo e di uomo. Come si può giudicare e condannare quando di rimando le azioni compiute volgono in tutt’altra direzione? Anche se è vero che Dio distrusse la città di Sodoma, dove del libertinaggio e dell’accoppiamento contro natura si era fatto la sola regola di vita, mi viene da pensare e da credere che in quel tempo la sodomia venisse praticata in tante altre città, in forma più discreta e privata e non per questo sono state distrutte e annientate. In parole povere quello che voglio semplicemente dire che quello che siamo e delle azioni che compiamo , senza ovviamente procurare danni e offese ad altri, alla fine del nostro cammino terreno, dobbiamo renderne conto solo e soltanto a Nostro Signore e non diventiamo meno “uomini” se accettiamo senza alcun tipo di remora o clamore chi è diverso dal nostro modo di pensare, di agire, di vivere la propria vita e la propria sessualità. Abbiamo tutti gli stessi diritti perche figli dello stesso Dio e solo accettando e condividendo questo unico pensiero, possiamo migliorare noi e il mondo intero. E tutti coloro che rivestono degli incarichi istituzionali nelle varie sedi,  che non smettano mai di ricordare o per una più facile convenienza, riporre nel proprio dimenticatoio, il semplice fatto che se ricoprono quel posto o siedono su quella poltrona è anche grazie ai tanti voti ricevuti da tutti coloro che vengono comunemente chiamati “gay”.
Sono una persona che non accetta nessun tipo di discriminazione, sia che esse siano di tipo razziale o sessuale. Sono per la parità indiscussa  dei diritti dell’uomo, come credo fermamente nel rispetto dei doveri, sono per la trasparenza e la legalità delle azioni e della buona convivenza, ma ancor più propendo per la libertà di parola e di pensiero, perché solo questo fa di un uomo vero, un uomo libero.

giovedì 14 febbraio 2013

S.Valentino....... è amore vero?


Oggi S. Valentino, che dire?..... una ricorrenza a volte prettamente al femminile, un giorno dove si fa scempio di cioccolatini e fiori, all’insegna di quello che dovrebbe essere la testimonianza del vero amore, di quel sentimento che unisce due cuori nella vita, in questa vita fatta di sogni e parole, pensieri e gesti, affetti e azioni, ma spesso fatte con infingarda ipocrisia, da persone in cui non credono nella vera condivisione, ma solo ad un semplice opportunismo e a volte a un  efficace e insulso egoismo, perché convinti che è solo loro il mondo in cui si vive e tutto ciò che li circonda non possono fare altro che essere di loro proprietà che tentano di  gestire come meglio credono  o ritengono giusto. Certamente questa festa degli innamorati è l’essenza di quel sentimento nascente tra i giovanissimi, dove con un semplice bacio pensano di avere conquistato il paradiso o quella fetta di meritata felicità, dove un semplice peluche dal cuore luminoso che tiene tra le braccia, rimarca il provato sentimento che ancora profuma di ingenuità e favolistica speranza. Ma spesso la realtà è un’altra, dove le sensazioni e le emozioni provate sono ben diverse e a stento si riesce a mascherarle ad altri con una celata e finta armonia di coppia. Questo giorno un tempo veramente sentito e apprezzato perché rappresentava l’unicità e la condivisione di un sentimento importante, da dove si evince una grande conquista come quella del cuore della tua anima gemella e dove si voleva dichiarare al mondo intero senza dubbi o minato pensiero, senza vergogna, ma convinti, essendone fieri e orgogliosi. Oggi si è più portati ad un semplice e smodato consumismo nel tentativo di dare testimonianza di quello che si prova o si stà provando, ma nel profondo del cuore non ci si è fatti un piccolo esame di coscienza e riconoscere veramente cosa rappresenta quella persona o quel cuore che giorno dopo giorno batte al proprio fianco, condividendo il buono e cattivo tempo, usando un eufemismo della vita. E’ molto facile e semplice portare dei fiori e dire fulmineamente un semplice ti amo in questo giorno ricorrente, e resta pressoché difficile fare in modo di dimostrare ogni giorno che quello che si stà vivendo sia sempre un giorno di S. Valentino, perché ogni giorno dovremmo essere fieri, contenti e felici di avere al proprio fianco un compagno o una compagna che ci sostiene, ci aiuta, ci assiste e ci ama. Quella persona che vuole invecchiare insieme alla tua anima, che vuole sfidare la vita, senza mai smettere di credere che sia bella e valga la pena di viverla, sempre, nonostante quei brutti momenti avversi e infelici. Quella persona che non chiede niente se non di essere compresa e sostenuta e fare delle proprie ore il tempo più prezioso da custodire gelosamente nel proprio cuore. Questo giorno veramente dovrebbe essere un giorno che rappresenti la veridicità di quel sentimento, a volte infallibile e a volte no, perché raccoglie dentro tutta l’autentica umanità e semplicità che un cuore può contenere.  Ed è anche per questo che per le donne questa giornata dovrebbe   rappresentare innanzitutto il giorno in cui si manifesta la propria libertà di essere senza giudizio figlia, sposa, madre, compagna, nonna, e sempre e soltanto semplicemente donna, da proteggere e amare e non infliggere con violenza gratuita quella mascolinità ingrata o quella onorabilità di uomo perduta proprio in quel preciso istante di uno schiaffo o pugno donato. Facciamo veramente che questo giorno torni ad essere la vera testimonianza di un amore grande, dove solo gli attori riescono ancora a farci sognare. Siamo noi la vita e allora con rispetto amiamo e lasciamoci amare e questo S. Valentino veramente ci può a tutti rappresentare.

L'importante è credere

Credi nella tua volontà e conquisterai il mondo;
credi nella tua forza e appagherai il bisogno;
credi nella speranza e cancellerai le incertezze;
credi nell'amore e vivrai la vita;
credi nella bontà e avrai sempre degli amici;
credi nelle tue capacità e non conoscerai sconfitte;
credi in te e non sarai vulnerabile;
credi negli uomini anche se a volte resterai deluso.
Ma l'importante è sapere cosa di buono esiste nel tuo cuore
e nella tua anima, per regalarlo a chi senza timori
ti ha già dato del suo. 
Credi sempre in te stesso e il più nella vita è fatto!

(Gianni Tancredi)

martedì 12 febbraio 2013

Riflessioni papali


In questi giorni, in queste ore in vaticano c’è molto fermento per le dimissioni del Pontefice Ratzinger, sicuramente è vero che sia stato un fulmine a ciel sereno, anche perché siamo sempre stati abituati ad aspettare la morte di un papa per vederne eletto un altro. Ma certamente questo pontefice sente maggiormente il peso delle responsabilità della veste che indossa e dal canto suo ha sempre saputo che l’affetto che ha sempre attorniato Papa Karol Wojtyla, in questi anni non lo ha investito nella stessa misura. Sicuramente Papa Giovanni Paolo II è stato un gran trascinatore, un vero pescatore di uomini, con il suo carisma è riuscito a farsi volere bene quasi da tutti, soprattutto i giovani, non dimenticherò mai i raduni della gioventù, i papa boys. Papa Benedetto XVI non è un cattivo papa, ma forse la sua flemmaticità tedesca lo induce ad essere sempre un po distaccato e non certo per superbia, questo perlomeno è come l’ho sempre visto io. Quando fu eletto Papa Wojtyla dopo una serie di papi italiani, rimasi perplesso e non capivo dove la chiesa voleva andare a parare, poi conoscendo questo papa ho imparato ad amarlo come un vero padre e negli anni mi sono sempre ripetuto che un giorno sicuramente sarebbe diventato santo. Come scrissi su un blog giornalistico su Libero, qualche giorno dopo la sua morte, per dare una mia testimonianza, dissi che dopo aver avuto il papa buono, il papa del sorriso, con Giovanni Paolo II avevamo avuto il papa degli uomini, ossia un vero uomo in mezzo agli uomini e non ha mai smesso con la sua umiltà di esserlo, ma soprattutto di far sentire noi onorati e orgogliosi di avere un Padre così bravo che sempre ha anticipato i nostri passi sulla via che ci porta da Nostro Signore. D’altronte l’amore per questo papa lo si è dimostrato nei giorni successivi alla sua morte, con code chilometriche e dei fiumi in piena di persone che attendevano pazienti di poterlo vedere e salutare per l’ultima volta. Oggi sto leggendo di tutto su internet, notizie altalenanti , profezie e quanto ancora sulle gesta di Papa Benedetto XVI, sui suoi predecessori e futuri successori, ma resta comunque che anche questo papa ha dovuto affrontare in questi otto anni situazioni poco piacevoli, barcamenarsi in situazioni anche imbarazzanti per essere un uomo di Dio, ma lo ha fatto sempre con grande dignità e compito dolore a mio dire. Certo non è facile gestire situazioni come la pedofilia del clero, scandali mondiali con risvolti a livello umano incredibili. Io ricordo sin da bambino quando i miei genitori, i miei nonni mi ripetevano sempre, fai quello che prete dice, non fare mai quello che prete fa!...... non capivo all’inizio cosa volessero intendere, ma oggi col senno di poi, comprendo che la chiesa non è mai stata un luogo immacolatamente sacro, scandali e atti di ipocrisia c’è ne sono sempre stati, e per ritornare a Papa Wojtyla, ho ammirato quando nel 2000 ha compiuto quel grande atto di umiltà che ha fatto anche per tutti i suoi predecessori, chiedendo scusa per tutti gli errori e gli atti ignobili che la chiesa e il vaticano aveva compiuto in tutti questi secoli. Mai nessun papa fece un gesto così eclatante e io amai quell’uomo ancora di più. Sono il primo a condannare determinate scelte o imposizioni che la chiesa impone e comprendo quando le persone si possano sentire in difficoltà davanti a determinate situazioni, ma resta comunque il fatto che se hai fede se ti dichiari cristiano comunque devi fare i conti con la tua coscienza e capire se le tue azioni sono moralmente corrette con il tuo credo. Io personalmente sono del filo cattolico di Madre Teresa, l’unica che con le sue gesta, con quell’amore smisurato per il prossimo mi ha fatto veramente comprendere cosa vuole dire amare Gesù e cosa lui vuole da noi, prima di qualsiasi sacrificio o atto penitenziale. Madre Teresa ha fatto di quell’unico comandamento “amatevi come io vi ho amati” il suo credo personale e lo ha dimostrato negli anni con tutte le sue gesta, raccogliendo per le strade i diseredati, gli emarginati della nostra società, gli abbandonati, la vera povertà, tutti coloro che abbiamo sempre respinto e li ha portati dinanzi a Dio con grande umiltà e sacrificio. Molti di noi girano lo sguardo o per sentire meno peso sulla coscienza di tanto in tanto elargiscono con magnanimità oculata qualche elemosina per sentirsi in pace con se stesso, troppo facile! Non è la chiesa che deve rappresentare la nostra fede, ma sono le nostre gesta, le nostre parole, le nostre preghiere affinchè possano aiutare noi e gli altri in questo mondo colmo di egoismo e avido materialismo. Mi sento vicino al Papa e a questa sua sofferta decisione e prego affinchè il suo imminente successore possa fare meglio e far riconquistare quella parte di credibilità che la chiesa ha perduto negli anni, così che tutti gli uomini possano sentirsi veramente guidati su quella strada così impervia che ci porta dinanzi al Signore. Auguro a Papa Benedetto XVI grande serenità d’animo e spero che il conclave possa eleggere ancora una volta un grande uomo che possa fare del suo vestito di santità, quell’ancora di salvezza per i suoi figli, intercedendo con Nostro Signore, affinchè veramente possa perdonare tutti i peccati da noi commessi, nella speranza di una salvezza eterna, e noi tutti dal canto nostro dobbiamo veramente credere in Dio e tutte le sue opere e convertirci al suo credo e alle sue regole semplici ma efficaci. Che questa umanità diventi la vera opera del Signore e possa sconfiggere definitivamente tutte le opere del maligno, credendo fermamente che solo attraverso la parola e le gesta del Signore possiamo avere la salvezza e la pace eterna e sentirci così veramente cristiani ma ancor più degni di essere chiamati uomini.

domenica 10 febbraio 2013

Un vero amico

Un vero amico non ti chiederà mai di sacrificarti per lui;
non ti dirà mai di andare via perchè lo opprimi;
non ti mentirà mai sulla scelta delle tue gesta e delle tue parole;
non si sentirà mai superiore alla tua persona;
non ti negherà mai il suo affetto e il suo aiuto;
non ti lascerà mai solo a combattere i tuoi demoni;
non approfitterà mai delle tue debolezze;
non spegnerà mai il tuo dolce sorriso;
non abbandonerà mai i tuoi giorni tristi;
non si esimerà mai dall'abbracciarti con affetto;
non rivendicherà mai il tempo che ti ha donato;
non si nasconderà mai dietro i tuoi fallimenti;
non lascerà mai che i tuoi occhi piangano per lui;
non insudicerà mai la vostra amicizia;
non infangherà mai il tuo buon nome;
non ti colpirà mai a tradimento nel cuore;
non ti deluderà mai nella vita!.....
Un vero amico è come te...
come la tua anima riflessa in uno specchio!......

(Gianni Tancredi)

sabato 9 febbraio 2013

Il mio scrivere........


Scrivere……
ormai da anni scrivere per me è dare voce e vita ai miei sentimenti , al mio animo, al mio cuore, è la necessità di volere incidere nel tempo e fermare quel preciso istante, come faccio quando scatto una fotografia. Voglio che quel momento non passi  e resti impresso nel tempo, come una sorta di testimonianza lasciata ai posteri, di quello che è stato il mio passaggio su questa terra. Ricordo bene che da bambino ero un pessimo studente, a causa di molti fattori che hanno interagito fra loro e specialmente nella lingua italiana ero una vera frana,” un caso senza speranza” a volte sentivo dire. Ma negli anni a seguire prima che arrivassi alla mia maggiore età, iniziai a tenere una sorta di amico immaginario a cui potevo confidare tutti i miei dubbi, perplessità o segreti, anche se questi ultimi erano pochissimi. Avevo un diario alla quale scrivevo tutto quello che volevo e al tempo stesso ricordo di aver iniziato a leggere libri a manetta a tutto gas….. Non dimenticherò mai che una volta ho letto un libro di 390 pagine in soli 2 giorni, un vero record per me! E ho  proseguito le mie abitudini anche quando sono partito per la leva. Leggevo libri tutti i giorni, di qualsiasi genere. Ricordo in quell’anno che feci indigestione dei romanzi di Agatha Christie,  evidentemente in caserma andava per la maggiore, sicuramente c’era qualcuno veramente appassionato. In quello stesso anno oltre a scrivere decine e decine di lettere ai miei amici, ho iniziato a scrivere qualche piccola poesia, o meglio un insieme di pensieri, a volte in rima e fu anche per questo che mi sono meritato l’appellativo di “nonno intelligente”, potete immaginare il resto dei miei  pari corsi…… ahahahahahahahah……. Comunque, la mia sete di lettura non è venuta  mai meno e ho iniziato a comprare libri, a conoscere autori, scrittori e ad apprezzare i vari capolavori della letteratura. E pian piano ho iniziato ad avere un debole per la poesia, pur non tralasciando la voglia di leggere romanzi. Ma non dimenticherò mai le lacrime che ho versato alla fine della lettura di un libro della scrittrice americana Danielle Steel….. “Album di Famiglia “ questo è il titolo,
del suo primo libro che ho letto e che mi ha fatto apprezzare il suo genere. Ricordo che leggerla nei suoi racconti, per me era come sorseggiare un bicchiere d’acqua fresca, viaggiavo su quelle parole come un treno in corsa, venivo trasportato e catapultato nelle storie di quei personaggi e ne facevo parte anche io e non volevo mai smettere di leggere e ormai anche di scrivere, visto che quello che imbrattavo sui fogli iniziava veramente a piacermi. E ho proseguito così negli anni a seguire, senza che nessuno sapesse mai di questa mia passione, solo in via sporadica ho permesso a qualcuno di leggere i miei scritti. Ma con il tempo e le situazioni della vita a volte si è costretti a dover tralasciare anche le passioni più vere e così fu per me, il mio scrivere incominciò a diradarsi sempre più e il leggere diventò occasionale. Ma qualche anno fa una persona che era entrata da poco nella mia vita, leggendo alcuni dei miei scritti, alcune delle mie poesie, iniziò a convincermi che avevo talento e di riprendere a scriverle, perché riuscivo attraverso le parole a trasmettere sensazioni uniche e vere, a renderle dannatamente vive. Così ho ripreso il gusto di tornare a scrivere i miei pensieri, le mie sensazioni personali del momento, e ho ripreso a mettere a nudo la mia anima e mettere in luce quanto di bello  ancora riesco a custodire nel cuore. Ed è grazie al mio amico e a tutti gli altri miei estimatori se oggi sono riuscito a scrivere e realizzare i miei due libri di raccolte di poesie e al momento  stò lavorando sulla realizzazione  di un terzo. E’ bellissimo quando hai delle persone che  credono in te e nelle tue potenziali capacità e ti sostengono attivamente, ma è ancora più bello quando un tuo sogno lo vedi  diventare realtà anche grazie al loro aiuto e al loro sostegno morale e non meno importante anche quello economico. E adesso anche qui  permettetemi di esprimere un sentito e affettuoso ringraziamento al mio amico Lello, che ha reso possibile che io potessi avere e guardare i miei lavori, raccolti in un vero libro, come fanno tutti i veri scrittori. Ovviamente non sono famoso e ne tanto meno conosciuto, ma sicuramente apprezzato da chi è importante nel mio cuore e nella mia vita, e se oggi qualcuno non c’è più per volere del destino, continuerò a scrivere anche per loro e per quanto siano riusciti a inorgoglirmi con i loro complimenti e i loro ringraziamenti. Scrivere per me è vitale specie adesso che stò passando un periodo particolare della mia vita, ma voi avete la fortuna di poter scegliere se leggere o no quello che scrivo. La vita è come un fiume in piena che scorre senza tregua, ed io con le mie parole cerco comunque di restare a galla e di farmi trasportare fino a quel salto finale di non ritorno e dove non potrò far altro che lasciare tutto quello che in questo mio viaggio ho avuto la possibilità di scrivere e raccontare. 

La libertà non ha prezzo!


La libertà per un uomo su questo pianeta è quasi come l’aria che respira, ne ha bisogno per vivere, per pensare, sognare, dire tutto quello che vuole, senza problemi di restrizioni, limiti o divieti. Non esiste al mondo libertà maggiore di quella di pensiero e parola, sempre senza cadere nel cattivo gusto, perché anche se sei libero di dire quello che vuoi, rimane sempre alla base della tua persona la  buona educazione e il rispetto per gli altri. Ma questo è più un atteggiamento che vuoi avere per essere considerato una persona per bene, altrimenti si viene additati come dei qualsiasi arroganti, maleducati e incivili. Io sono sempre dell’idea che puoi dire tutto a questo mondo ma senza dover obbligatoriamente offendere, ognuno ha il proprio modo di vedere le cose e ha la possibilità di dire la sua, ma suo malgrado ha il dovere di poter dissentire da un altro, ma senza dover ricorrere agli insulti. Il valore della libertà la conosce bene chi oggi ancora non ne ha un diritto, chi è sottoposto a delle regole restrittive, chi subisce soprusi talvolta disumani ed efferati o a chi gli viene tolta a volte per errori giudiziari. Quando devo identificare la parola libertà con qualcuno, mi viene subito in mente il personaggio di Kunta Kinte, quell’uomo di colore rapito con i suoi simili dalla sua terra nativa in Africa e deportato in schiavitù in America, perché purtroppo ancora oggi c’è chi crede che un uomo di colore sia inferiore alla razza bianca. La libertà è quella sensazione di leggerezza che ti porti nel cuore, ha tutti i profumi della terra, ha tutti i colori dell’universo, la tutti i suoni della vita, ha la semplicità dell’azione di ogni creatura. La libertà è il passaporto che ogni uomo ha per poter dire e fare quello che vuole, ma con la consapevolezza che se sbaglia procurando danni ad altri può correre il rischio di doverla perdere. Troppo spesso la conquista della libertà ha prodotto alti sacrifici umani, ancora oggi vediamo ogni giorno morire per degli ideali e per quella libertà desiderata e non ottenuta. Purtroppo ahimè! Ci sarà sempre chi crederà di avere il diritto di supremazia per essere considerato al mondo un uomo potente, ma a mio dire, sarà sempre un grande uomo colui che ha fatto della propria schiavitù la libertà per i suoi fratelli. Ma l’uguaglianza a questo mondo non ci sarà mai, e mai ci sarà per ogni singolo uomo la possibilità di poter vivere in piena e totale libertà, ma coloro che oggi la vivono spensieratamente non sanno che sono schiavi purtroppo della loro inqualificabile indifferenza. Per me la libertà è la vita stessa, non riesco ad immaginarla diversa, ovviamente mi reputo un fortunato, visto che vivo in una nazione libera e democratica, anche se a volte si concretizza un punto di domanda, visto alcuni eventi...... La libertà non ha prezzo, e lo sà benissimo chi l'ha riconquistata o chi sta lottando per averla o riottenerla e noi che abbiamo la fortuna di averla sempre avuta, difendiamola sempre a denti stretti, perchè nel giorno in cui non saremo più liberi di dire quello che pensiamo o di fare quello che vogliamo, inizieremo a rinunciare anche a una parte della nostra vita, anche se la storia di ognuno di noi continuerà la propria strada, il proprio cammino.

giovedì 7 febbraio 2013

Il mio tunnel


Ognuno di noi nella vita a volte, entra in una specie di incubo, per molti chiamato tunnel, ossia quel percorso obbligato dalla quale non puoi esimerti e dove tenti disperato di trovare l’unica soluzione e azione possibile……. quella di venirne fuori al più presto e rendere quella temporanea condizione solo uno spiacevole ricordo.  Ebbene….. ormai da ben dieci mesi sto percorrendo il mio tunnel, stò vivendo il mio incubo a causa della mia nuova condizione fisica, ancora adesso per me difficile da accettare, tanto più che a detta dei professori non sarà una cosa temporanea. La vita ti va sempre bene, anche quando ti ritrovi ad affrontare situazioni gravi e rischiose…….. ma fino a quando queste non riguardano la tua salute o quella di una persona a te molto cara. Solo in questa reale e drammatica condizione, rivaluti molte cose della tua esistenza terrena e ti sorprendi di come moltissime necessità o priorità di vita, diventino addirittura all’improvviso superflue e insignificanti. E’ dannatamente vero, che nel momento in cui concretizzi l’idea di non poter essere più quello di un tempo, neanche molto lontano, forzatamente ti ritrovi a dover accettare con remissività i tuoi limiti che la malattia ti provoca, t’impone e ti regala con generosa magnanimità. E tuo malgrado pian piano nel tuo subconscio rimuovi tutte quelle che credevi fermamente essere le tue priorità di vita, le tue necessità di sopravvivenza, nonché la gran parte dei tuoi sogni, speranze e desideri. Tutto si annulla nella tua testa quasi magicamente e quel foglio mentale sporcato da decine e centinaia di appunti, ritorna ad essere immacolatamente bianco. E ora con attenta riflessione provi a riscrivere con oculatezza tutto ciò che puoi ritenere essenziale, se non addirittura vitale. Questa adesso è la tua nuova realtà, triste, ma dannatamente vera.  E  così cambiano anche tutte le priorità che hai o puoi avere nei confronti della famiglia, degli amici e di quanti hai attorno, perché da adesso c’è ed esiste sempre il “forse” nei tuoi giorni, e alla fine è come essere o diventare un po’ egoisti, ma in realtà non è così e nel tuo cuore, nella tua anima ci stai male, soprattutto quando devi decretare quel “no”, quel facile diniego che tanti hanno sempre pronto sulle proprie labbra e pronunciano con estrema e semplice facilità. Ti domandi cosa rappresenti e cosa sei adesso per tutti quelli che ti vivono attorno, come ti considerano, ma soprattutto come ti vedono, perché il tuo timore più grande è quello che ti possano compatire. Ma in questo personale dramma, ovviamente per chi c’è l’ha, chi la trova, si rafforza la fede, quel rapporto personale e privato che hai con Nostro Signore e lo preghi di essere ancora generoso con te e ti dia quella forza necessaria per affrontare tutto e andare avanti per la tua strada, per quel cammino che improvvisamente è diventato tutto in salita, affinchè ogni nuovo giorno, ogni tuo incerto domani, possa diventare al meglio un ieri, dai trascorsi poco dolorosi e tristi. Stò camminando nel mio tunnel e non vedo la fine o quella luce, anche se fioca che mi incoraggi a pensare che molto presto tutto finirà, ma non voglio rassegnarmi completamente, dopotutto anche per me dopo l'oggi c’è ancora il mio imminente domani……..

mercoledì 6 febbraio 2013

Benvenuto!

Un benvenuto a me in questa nuova avventura della mia vita e ovviamente a tutti quelli che per curiosità o altro entreranno a visitare la mia pagina. Sono una persona a cui piace parlare e ascoltare, una persona che vuole sempre mettersi in gioco e interagire con il resto del mondo che lo circonda. Conoscere e approfondire, imparare....... mia nonna diceva sempre che non si finisce mai di imparare, ed è verissimo. C'è sempre la possibilità di poter arricchire il proprio bagaglio personale di cultura e di affetti, e non vi nascondo che la mia sete di apprendimento non si estingue mai. Spero che a mia volta riesco a donare qualcosa di buono e di bello anche io, non per vanto o per gloria, io mi reputo una persona semplice e umile, e chi vorrà lo potrà constatare leggendo le mie semplici parole, ma sempre con grande onestà e doverosa umiltà. Chi mi conosce di persona sà quanto mi piace scrivere e come riesco ad usare le parole e non smetterò mai di ringraziare chi ha sempre creduto in me senza la benchè minima esitazione. Bene...... questo è il mio battesimo nella rete e semmai deluderò qualcuno, chiedo semplicemente di non volermene, mal giudicandomi e al contrario di consigliare un neofita come me. Buon proseguimento e a me buona fortuna!