giovedì 7 febbraio 2013

Il mio tunnel


Ognuno di noi nella vita a volte, entra in una specie di incubo, per molti chiamato tunnel, ossia quel percorso obbligato dalla quale non puoi esimerti e dove tenti disperato di trovare l’unica soluzione e azione possibile……. quella di venirne fuori al più presto e rendere quella temporanea condizione solo uno spiacevole ricordo.  Ebbene….. ormai da ben dieci mesi sto percorrendo il mio tunnel, stò vivendo il mio incubo a causa della mia nuova condizione fisica, ancora adesso per me difficile da accettare, tanto più che a detta dei professori non sarà una cosa temporanea. La vita ti va sempre bene, anche quando ti ritrovi ad affrontare situazioni gravi e rischiose…….. ma fino a quando queste non riguardano la tua salute o quella di una persona a te molto cara. Solo in questa reale e drammatica condizione, rivaluti molte cose della tua esistenza terrena e ti sorprendi di come moltissime necessità o priorità di vita, diventino addirittura all’improvviso superflue e insignificanti. E’ dannatamente vero, che nel momento in cui concretizzi l’idea di non poter essere più quello di un tempo, neanche molto lontano, forzatamente ti ritrovi a dover accettare con remissività i tuoi limiti che la malattia ti provoca, t’impone e ti regala con generosa magnanimità. E tuo malgrado pian piano nel tuo subconscio rimuovi tutte quelle che credevi fermamente essere le tue priorità di vita, le tue necessità di sopravvivenza, nonché la gran parte dei tuoi sogni, speranze e desideri. Tutto si annulla nella tua testa quasi magicamente e quel foglio mentale sporcato da decine e centinaia di appunti, ritorna ad essere immacolatamente bianco. E ora con attenta riflessione provi a riscrivere con oculatezza tutto ciò che puoi ritenere essenziale, se non addirittura vitale. Questa adesso è la tua nuova realtà, triste, ma dannatamente vera.  E  così cambiano anche tutte le priorità che hai o puoi avere nei confronti della famiglia, degli amici e di quanti hai attorno, perché da adesso c’è ed esiste sempre il “forse” nei tuoi giorni, e alla fine è come essere o diventare un po’ egoisti, ma in realtà non è così e nel tuo cuore, nella tua anima ci stai male, soprattutto quando devi decretare quel “no”, quel facile diniego che tanti hanno sempre pronto sulle proprie labbra e pronunciano con estrema e semplice facilità. Ti domandi cosa rappresenti e cosa sei adesso per tutti quelli che ti vivono attorno, come ti considerano, ma soprattutto come ti vedono, perché il tuo timore più grande è quello che ti possano compatire. Ma in questo personale dramma, ovviamente per chi c’è l’ha, chi la trova, si rafforza la fede, quel rapporto personale e privato che hai con Nostro Signore e lo preghi di essere ancora generoso con te e ti dia quella forza necessaria per affrontare tutto e andare avanti per la tua strada, per quel cammino che improvvisamente è diventato tutto in salita, affinchè ogni nuovo giorno, ogni tuo incerto domani, possa diventare al meglio un ieri, dai trascorsi poco dolorosi e tristi. Stò camminando nel mio tunnel e non vedo la fine o quella luce, anche se fioca che mi incoraggi a pensare che molto presto tutto finirà, ma non voglio rassegnarmi completamente, dopotutto anche per me dopo l'oggi c’è ancora il mio imminente domani……..

2 commenti:

  1. Come sempre i tuoi sentimenti prendono forma attraverso le parole e la tua penna le rende consistenti. Come un pugno nello stomaco la tua realtà mi prende e coinvolge! Sei la persona che mi ha permesso di riprendere la mia vita rendendomi sicuro e capace di decidere di affrontare la mia rinascita! Se guardi bene nel tunnel, non sei solo, ad un passo da te ci sono io, il tuo amico, che nonostante la distanza che ci divide, e' sempre pronto a sostenerti, ed accompagnarti verso quella luce che in questo momento sembra opaca. Lello

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  2. Ciao...Mi spiace che tu stia attraversando questo momento così difficile. Anche io mi sono trovata ad un bivio ed ho sentito la necessità di trovare qualcosa di più profondo. La mia famiglia mi ha dato la forza: i miei figli, vivere per loro e per il loro futuro. Quello che mi rammarica un pò è la distanza che si è creata tra noi: che abbiamo condiviso così tante cose. Cresciuti insieme, la nostra infanzia, le confidenze, il rock in cameretta, le feste di carnevale, le gite fuori porta, le corse con la mitica 500, le capanne nei boschi... il ballo... e tutto il resto. Forse la vita ... non so...non capisco. Cmq alla soglia dei 50 anni ti trovi sempre a fare dei bilanci. Il mio nuovo percorso è a Medjugorie: ci sono stata già tre volte e quest'anno, la prima settimana di ottobre, vengono anche Giorgio e Paola. Con noi c'è un padre spirituale fantastico. Io vado per la 4° volta. Perchè non vieni anche tu?...con chi vuoi... a condividere una realtà speciale... credimi veramente speciale... Un bacio Paola

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