Ognuno di noi nella vita a volte, entra in una specie di
incubo, per molti chiamato tunnel, ossia quel percorso obbligato dalla quale
non puoi esimerti e dove tenti disperato di trovare l’unica soluzione e azione
possibile……. quella di venirne fuori al più presto e rendere quella
temporanea condizione solo uno spiacevole ricordo. Ebbene….. ormai da ben dieci mesi sto
percorrendo il mio tunnel, stò vivendo il mio incubo a causa della mia nuova
condizione fisica, ancora adesso per me difficile da accettare, tanto più che a
detta dei professori non sarà una cosa temporanea. La vita ti va sempre bene,
anche quando ti ritrovi ad affrontare situazioni gravi e rischiose…….. ma fino
a quando queste non riguardano la tua salute o quella di una persona a te molto
cara. Solo in questa reale e drammatica condizione, rivaluti molte cose della
tua esistenza terrena e ti sorprendi di come moltissime necessità o priorità di
vita, diventino addirittura all’improvviso superflue e insignificanti. E’
dannatamente vero, che nel momento in cui concretizzi l’idea di non poter
essere più quello di un tempo, neanche molto lontano, forzatamente ti ritrovi a
dover accettare con remissività i tuoi limiti che la malattia ti provoca, t’impone
e ti regala con generosa magnanimità. E tuo malgrado pian piano nel tuo
subconscio rimuovi tutte quelle che credevi fermamente essere le tue priorità
di vita, le tue necessità di sopravvivenza, nonché la gran parte dei tuoi
sogni, speranze e desideri. Tutto si annulla nella tua testa quasi magicamente
e quel foglio mentale sporcato da decine e centinaia di appunti, ritorna ad
essere immacolatamente bianco. E ora con attenta riflessione provi a riscrivere
con oculatezza tutto ciò che puoi ritenere essenziale, se non addirittura
vitale. Questa adesso è la tua nuova realtà, triste, ma dannatamente vera. E così
cambiano anche tutte le priorità che hai o puoi avere nei confronti della
famiglia, degli amici e di quanti hai attorno, perché da adesso c’è ed esiste
sempre il “forse” nei tuoi giorni, e alla fine è come essere o diventare un po’
egoisti, ma in realtà non è così e nel tuo cuore, nella tua anima ci stai male,
soprattutto quando devi decretare quel “no”, quel facile diniego che tanti
hanno sempre pronto sulle proprie labbra e pronunciano con estrema e semplice
facilità. Ti domandi cosa rappresenti e cosa sei adesso per tutti quelli che ti
vivono attorno, come ti considerano, ma soprattutto come ti vedono, perché il
tuo timore più grande è quello che ti possano compatire. Ma in questo personale
dramma, ovviamente per chi c’è l’ha, chi la trova, si rafforza la fede, quel
rapporto personale e privato che hai con Nostro Signore e lo preghi di essere
ancora generoso con te e ti dia quella forza necessaria per affrontare tutto e
andare avanti per la tua strada, per quel cammino che improvvisamente è
diventato tutto in salita, affinchè ogni nuovo giorno, ogni tuo incerto domani,
possa diventare al meglio un ieri, dai trascorsi poco dolorosi e tristi. Stò
camminando nel mio tunnel e non vedo la fine o quella luce, anche se fioca che
mi incoraggi a pensare che molto presto tutto finirà, ma non voglio rassegnarmi
completamente, dopotutto anche per me dopo l'oggi c’è ancora il mio imminente domani……..
Un'anima messa a nudo agli occhi di chi la sta guardando, con il peso dei suoi anni, dei suoi drammi, delle tante sconfitte avute e delle vittorie conquistate con sacrificio. La semplicità fatta persona, la solarità di chi non si arrende e crede sempre che c'è un giorno nuovo dopo l'oggi e fa tesoro del suo passato e dei tanti errori commessi, affinchè l'incertezza del proprio domani diventi sempre la verità e la realtà di questo vivo presente. .
Come sempre i tuoi sentimenti prendono forma attraverso le parole e la tua penna le rende consistenti. Come un pugno nello stomaco la tua realtà mi prende e coinvolge! Sei la persona che mi ha permesso di riprendere la mia vita rendendomi sicuro e capace di decidere di affrontare la mia rinascita! Se guardi bene nel tunnel, non sei solo, ad un passo da te ci sono io, il tuo amico, che nonostante la distanza che ci divide, e' sempre pronto a sostenerti, ed accompagnarti verso quella luce che in questo momento sembra opaca. Lello
RispondiEliminaCiao...Mi spiace che tu stia attraversando questo momento così difficile. Anche io mi sono trovata ad un bivio ed ho sentito la necessità di trovare qualcosa di più profondo. La mia famiglia mi ha dato la forza: i miei figli, vivere per loro e per il loro futuro. Quello che mi rammarica un pò è la distanza che si è creata tra noi: che abbiamo condiviso così tante cose. Cresciuti insieme, la nostra infanzia, le confidenze, il rock in cameretta, le feste di carnevale, le gite fuori porta, le corse con la mitica 500, le capanne nei boschi... il ballo... e tutto il resto. Forse la vita ... non so...non capisco. Cmq alla soglia dei 50 anni ti trovi sempre a fare dei bilanci. Il mio nuovo percorso è a Medjugorie: ci sono stata già tre volte e quest'anno, la prima settimana di ottobre, vengono anche Giorgio e Paola. Con noi c'è un padre spirituale fantastico. Io vado per la 4° volta. Perchè non vieni anche tu?...con chi vuoi... a condividere una realtà speciale... credimi veramente speciale... Un bacio Paola
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