In questi giorni, in queste ore in vaticano c’è molto
fermento per le dimissioni del Pontefice Ratzinger, sicuramente è vero che sia
stato un fulmine a ciel sereno, anche perché siamo sempre stati abituati ad
aspettare la morte di un papa per vederne eletto un altro. Ma certamente questo
pontefice sente maggiormente il peso delle responsabilità della veste che
indossa e dal canto suo ha sempre saputo che l’affetto che ha sempre attorniato
Papa Karol Wojtyla, in questi anni non lo ha investito nella stessa misura.
Sicuramente Papa Giovanni Paolo II è stato un gran trascinatore, un vero
pescatore di uomini, con il suo carisma è riuscito a farsi volere bene quasi da
tutti, soprattutto i giovani, non dimenticherò mai i raduni della gioventù, i
papa boys. Papa Benedetto XVI non è un cattivo papa, ma forse la sua
flemmaticità tedesca lo induce ad essere sempre un po distaccato e non certo
per superbia, questo perlomeno è come l’ho sempre visto io. Quando fu eletto
Papa Wojtyla dopo una serie di papi italiani, rimasi perplesso e non capivo
dove la chiesa voleva andare a parare, poi conoscendo questo papa ho imparato
ad amarlo come un vero padre e negli anni mi sono sempre ripetuto che un giorno
sicuramente sarebbe diventato santo. Come scrissi su un blog giornalistico su
Libero, qualche giorno dopo la sua morte, per dare una mia testimonianza, dissi
che dopo aver avuto il papa buono, il papa del sorriso, con Giovanni Paolo II
avevamo avuto il papa degli uomini, ossia un vero uomo in mezzo agli uomini e
non ha mai smesso con la sua umiltà di esserlo, ma soprattutto di far sentire noi
onorati e orgogliosi di avere un Padre così bravo che sempre ha anticipato i
nostri passi sulla via che ci porta da Nostro Signore. D’altronte l’amore per
questo papa lo si è dimostrato nei giorni successivi alla sua morte, con code
chilometriche e dei fiumi in piena di persone che attendevano pazienti di
poterlo vedere e salutare per l’ultima volta. Oggi sto leggendo di tutto su
internet, notizie altalenanti , profezie e quanto ancora sulle gesta di Papa
Benedetto XVI, sui suoi predecessori e futuri successori, ma resta comunque che
anche questo papa ha dovuto affrontare in questi otto anni situazioni poco
piacevoli, barcamenarsi in situazioni anche imbarazzanti per essere un uomo di
Dio, ma lo ha fatto sempre con grande dignità e compito dolore a mio dire.
Certo non è facile gestire situazioni come la pedofilia del clero, scandali
mondiali con risvolti a livello umano incredibili. Io ricordo sin da bambino
quando i miei genitori, i miei nonni mi ripetevano sempre, fai quello che prete
dice, non fare mai quello che prete fa!...... non capivo all’inizio cosa
volessero intendere, ma oggi col senno di poi, comprendo che la chiesa non è
mai stata un luogo immacolatamente sacro, scandali e atti di ipocrisia c’è ne
sono sempre stati, e per ritornare a Papa Wojtyla, ho ammirato quando nel 2000 ha
compiuto quel grande atto di umiltà che ha fatto anche per tutti i suoi
predecessori, chiedendo scusa per tutti gli errori e gli atti ignobili che la
chiesa e il vaticano aveva compiuto in tutti questi secoli. Mai nessun papa
fece un gesto così eclatante e io amai quell’uomo ancora di più. Sono il primo
a condannare determinate scelte o imposizioni che la chiesa impone e comprendo quando
le persone si possano sentire in difficoltà davanti a determinate situazioni,
ma resta comunque il fatto che se hai fede se ti dichiari cristiano comunque
devi fare i conti con la tua coscienza e capire se le tue azioni sono
moralmente corrette con il tuo credo. Io personalmente sono del filo cattolico
di Madre Teresa, l’unica che con le sue gesta, con quell’amore smisurato per il
prossimo mi ha fatto veramente comprendere cosa vuole dire amare Gesù e cosa
lui vuole da noi, prima di qualsiasi sacrificio o atto penitenziale. Madre
Teresa ha fatto di quell’unico comandamento “amatevi come io vi ho amati” il
suo credo personale e lo ha dimostrato negli anni con tutte le sue gesta,
raccogliendo per le strade i diseredati, gli emarginati della nostra società,
gli abbandonati, la vera povertà, tutti coloro che abbiamo sempre respinto e li
ha portati dinanzi a Dio con grande umiltà e sacrificio. Molti di noi girano lo
sguardo o per sentire meno peso sulla coscienza di tanto in tanto elargiscono
con magnanimità oculata qualche elemosina per sentirsi in pace con se stesso,
troppo facile! Non è la chiesa che deve rappresentare la nostra fede, ma sono
le nostre gesta, le nostre parole, le nostre preghiere affinchè possano aiutare
noi e gli altri in questo mondo colmo di egoismo e avido materialismo. Mi sento
vicino al Papa e a questa sua sofferta decisione e prego affinchè il suo
imminente successore possa fare meglio e far riconquistare quella parte di
credibilità che la chiesa ha perduto negli anni, così che tutti gli uomini
possano sentirsi veramente guidati su quella strada così impervia che ci porta
dinanzi al Signore. Auguro a Papa Benedetto XVI grande serenità d’animo e spero
che il conclave possa eleggere ancora una volta un grande uomo che possa fare
del suo vestito di santità, quell’ancora di salvezza per i suoi figli,
intercedendo con Nostro Signore, affinchè veramente possa perdonare tutti i
peccati da noi commessi, nella speranza di una salvezza eterna, e noi tutti dal
canto nostro dobbiamo veramente credere in Dio e tutte le sue opere e
convertirci al suo credo e alle sue regole semplici ma efficaci. Che questa
umanità diventi la vera opera del Signore e possa sconfiggere definitivamente
tutte le opere del maligno, credendo fermamente che solo attraverso la parola e
le gesta del Signore possiamo avere la salvezza e la pace eterna e sentirci
così veramente cristiani ma ancor più degni di essere chiamati uomini.
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